mercoledì 4 giugno 2014

Goool! (Metegol) - Juan Josè Campanella

pensi che capita subito prima dei mondiali di calcio, stranamente, ma dopo averlo visto gli si perdona questa coincidenza.
una storia per tutti, e non si dimentichi che Campanella è un grande regista, da Oscar.
qui lo dimostra, e si capisce che la scena (bellissima) allo stadio ne "Il segreto dei suoi occhi" era ispirata dalla mano sapiente e appassionata di uno che ama il calcio.
in "Goool!" c'è l'amore per questo sport, in una storia di sentimenti e di lotta.
ci sono tutti gli ingredienti per un film per tutti i palati, l'amore, i buoni e i cattivi, l'onestà e l'astuzia, il bar col biliardino, e gli speculatori senza scrupoli, il coraggio, anche a costo della vita, l'eroismo e i colpi di scena.
da non perdere, anche per chi non ama il calcio, di questi tempi -Ismaele






Si potrebbe partire prevenuti nei confronti di questo film. Invece, a mano a mano che la storia prosegue, si rimane semplicemente conquistatati da Goool! dell’argentino Juan José Campanella. Si badi bene che non si tratta di una semplice storia di calcio, ma uno scorcio sull’amicizia, l’integrità e la fantasia; per cui, anche chi non ama o non segue questo sport potrà godersi questo simpatico film d’animazione. Amadeo racconta al figlio, dedito solo ai videogame, la sua passione per il biliardino e di come da giovane i calciatori del gioco si siano animati per aiutarlo a sconfiggere il suo nemico giurato Grosso. Molti gli spunti di riflessione, in primis la bellezza dei giochi di un tempo che non necessariamente includevano uno schermo piatto e una console. Sicuramente è molto forte anche il concetto del gioco di squadra e del senso di collaborazione che un team, di qualunque fattezza, dovrebbe avere per vincere; tant’è che Grosso si trova da solo proprio nel momento del bisogno, perché non ha mai creato rapporti di amicizia…

Amadeo è un ragazzo timido e introverso, ma quando gioca a biliardino, dove si allena tutti i giorni nel bar della sua piccola cittadina, non perde mai. Riesce persino a sconfiggere il bulletto Grosso, che prima di allora non aveva mai subito una sconfitta nella sua vita. Ma Grosso tornerà più forte di prima, un campione del calcio realmente giocato e non del biliardino, per prendersi a tutti i costi la sua rivincita. Amadeo non ha speranze, finché i piccoli giocatori del biliardino non prendono vita…

Escribir sobre Metegol no es algo para ser tomado a la ligera (“un gran poder conlleva una gran responsabilidad”, se escuchó alguna vez en pantalla). En principio, porque estamos ante el nuevo film (y el primero en el campo de la animación) de Juan José Campanella, el director más exitoso y de mayor proyección internacional (sobre todo, después de haber ganado el Oscar con El secreto de sus ojos) que tiene el cine argentino. Es, además, la apuesta más arriesgada desde lo financiero (20 millones de dólares de presupuesto) en la historia de la industria audiovisual local. Por eso, la película amerita (exige) un análisis con múltiples aristas: artísticas, por supuesto, pero también en términos de lo que significa para el negocio (un aspecto que puede no interesarle demasiado a muchos lectores, pero que a mí me apasiona)…

Plutôt que de se passionner pour un récit de vengeance relativement balisé, le spectateur s'amusera de la découverte de cette petite équipe, dispersée aux quatre vents dès le début (lorsque le méchant détruit le café dans lequel se trouve le baby-foot) et que chacun cherche à reconstituer pour des motifs différents. Les caractères bien trempés de ces joueurs sur table (prétentieux, ambitieux, artistes à leurs heures...), entre lesquels se jouent des relations de rivalité et de fraternité, rappellerons certainement dans chaque pays, des figures du football national. Du coup, le récit fonctionne, entre prouesse technique aidée par un travail en 3D (les parties initiales de baby-foot sont assez impressionnantes de virtuosité) et humour proche de caricature. Un dessin animé argentin, par le réalisateur de "Dans ses yeux" (Oscar du meilleu film étranger en 2010), à découvrir avec des yeux innocents ou railleurs, selon que vous aimiez ou détestiez ce sport.



6 commenti:

  1. ...però la scena dello stadio è una citazione da Kurosawa, mi pare che sia Cane randagio - prova a controllare! Kurosawa usa il baseball, ma la scena dell'arresto è identica.
    Comunque sia, sì, Campanella è davvero bravo.

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    1. "Cane randagio" mi manca.
      che sia bravo qui non si discute :)

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  2. Ma davvero vale?

    Io l'ho escluso a prescindere, amo troppo Il Segreto dei suoi occhi per rischiare Campanella con un cartoon.
    Non gli avrei dato una lira.
    O.k la malinconia, il biliardino e tutto il resto ma credevo fosse più che altro un film per bimbi.
    Vediamo, magari vado.

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    1. prova a dargli un peso argentino, non lo perdi.

      qui non c'è Esposito, ma qua e animazione davvero alta, se posso fare un paragone, direi "Paranorman", mutatis mutandis.

      dev'essere bello vedere (e ascoltare) il film nello spagnolo d'Argentina, è un altro ritmo, ma, per ora, va bene così.

      poi mi dirai se quel peso lo valeva

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    2. Ho amato Il Segreto dei suoi occhi e ho amato Paranorman, forse il cartone più sottovalutato degli ultimi 3,4 anni.

      Credo lo varrà

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