lunedì 12 gennaio 2015

Perfect sense - David Mackenzie

il mondo va molto male, un'epidemia comincia a togliere alle persone i sensi, a partire dall'olfatto e così via.
le persone soffrono e sono rassegnate, il cuoco e l'epidemiologa si trovano in mezzo a questo mondo che non va bene per l'umanità, e decidono di volersi bene, di sostenersi, di essere solidali.
è un dramma a "bassa intensità", senza urla, senza scene madri, a differenza di tutti, o quasi, i film ambientati in momenti tragici per l'umanità.
non è un capolavoro, ma è un film pieno di umanità, non fa male guardarlo, si può provare, coraggio - Ismaele




Perfect Sense è un film disperato, sul male di vivere. Pregno di una disperazione che però a differenza di un Lars Von Trier l'Ottimista lascia intravedere un minimo di speranza, grazie all’amore. Questo è infatti anche, e forse soprattutto, un film d’amore...

Mai prima d’ora gli ultimi giorni dell’umanità sono stati rappresentati con tanta struggente poesia, condannati ad una lenta discesa negli inferi, due esseri umani speciali e complementari si trovano, si lasciano, si cercano e si perdono l’uno nell’altra. L’umanità per una volta viene rappresentata con una dignità, un pudore e un’integrità etica da far accapponare la pelle, composta non solo di piccoli esseri smarriti, ma fatta anche di gesti, suoni, dettagli ed istanti irripetibili…

…In questa pellicola l'umanità va verso la propria fine a causa di una progressiva perdita dei sensi, prima l'olfatto, poi il gusto, l'udito e infine la vista, ed ogni perdita è preceduta da un lampo di tristezza, fame, rabbia, gioia. Ma non vedrete in tv il presidente o la regina che dicono alla popolazione di stare calmi che tutto andrà bene che si troverà una cura, il film è molto intimo e presenta in profonda le problematiche e le emozioni dei due protagonisti e di chi li circonda. Un intimità che non si perde nemmeno quando come in un documentario insieme ai monologhi della protagonista vediamo scorrere immagini varie dell'umanità…

…Perfect Sense es una historia de amor cuando amar es imposible, es una metáfora apocalíptica acerca de la condición humana y su capacidad de adaptación frente a las circunstancias de su propio infierno, para extraer aun cuando sea un breve e insignificante momento de felicidad. Una epidemia de la que no se conoce ni cura ni causa ha robado el sentido del olfato a la población mundial. Pero, ¿y si no se detiene allí? ¿Y si el hombre está destinado a perder también sus otras capacidades sensoriales? En tiempos de caos y miedo, un seductor crápula que trabaja de chef (Ewan McGregor) y una epidemióloga con el corazón roto, por una relación pasada (Eva Green), deciden hacer causa común frente a la incertidumbre, encontrándose, desencontrándose, volviéndose a amar aun cuando la extinción de la raza humana parezca probable.

…Perfect Sense acaba buscando a toda costa transmitir emociones y reflexiones, pero sin desarrollarlos suficientemente y en perjuicio de la claridad expositiva, por lo que se queda en una fábula algo ingenua e irregular. Habrá con todo quienes se queden con lo primero, con la indudable sensibilidad de la película, y la aprecien por ello; mientras que otros desconectarán por lo segundo, acusando al filme de ser absurdo y desorientado; y en fin un tercer grupo se contentará con el modesto entretenimiento que le suponga este romance de ciencia ficción... Sea como sea, no es el fin del mundo.

…Car loin du spectaculaire et du pathos qu’un cinéaste hollywoodien aurait su appliquer à un tel pitch, MacKenzie use de la sobriété et de l’émotion, s’attardant sur une histoire d’amour mise à mal par les événements. C’est là tout le propos du film, montrant la vie comme un processus en perpétuelle évolution, où les gens, malgré l’affliction qui les touche, continuent, encore et encore, à y croire. Porté par un couple d’acteurs dont l’alchimie procure de réels frissons, "Perfect Sense" touche au cœur.

Que pasaria con nuestra civilización, si por una extraña pandemia, el ser humano perdiera el olfato? o el gusto? o ambos?! o mas de dos sentidos… Esta es la historia de una epidemiologa (Eva Green) y un cocinero (Ewan McGregor), ambos escépticos al compromiso del amor, que ven su relación transformada con el correr de los sucesos.
Como buena película europea, acá no hay un héroe solitario que salva a la humanidad, ni militares tomando las calles, ni Presidentes hablando al pueblo para llevar calma. La película intenta ponernos delante de nuestras narices, todo lo que tomamos por seguro y no valoramos. Por sobre todo, nuestra condición humana.
Una película única en su genero. Altamente recomendable.
da qui

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